A Francesco Rutelli
il Premio Speciale Montale Fuori di Casa 2018
Ad un Senatore umanista e liberale, così come umanista, liberale fu il Premio Nobel per la Letteratura Eugenio Montale, nominato Senatore della Repubblica nel 1967 dal Presidente Giuseppe Saragat “per aver illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo letterario e artistico”.
Sono passati poco più di cinquant’anni da quando Montale entrò per la prima volta in Senato e non abbiamo voluto passare sotto silenzio questo anniversario.
Lo ricordiamo assegnando il Premio Speciale Montale Fuori di Casa 2018 a Francesco Rutelli, giornalista, scrittore, Senatore, come fu Montale e come lui impegnato nella difesa di ciò che ama di più: l’Arte, la civiltà, la libertà.
“Dove il Potere nega, in forme palesi, ma anche con mezzi occulti, la vera libertà, spuntano ogni tanto uomini ispirati che seguono la posizione spirituale più difficile che una vittima possa assumere di fronte al suo oppressore: il rifiuto passivo e inerme; essi parlano anche per noi”.
Questo scrisse Eugenio Montale, riferendosi, oltre che a Sacharov, anche a Marco Pannella, leader del partito Radicale nel quale Rutelli ha iniziato la sua carriera politica traendo ispirazione proprio da quella impostazione spirituale di “rifiuto inerme contro la violenza” che oggi, ancora dopo tanti anni, testimonia come Presidente dell’Associazione Incontro di Civiltà“, che si oppone con le sole armi della Cultura alla distruzione delle opere d’arte nel mondo.
In nome di quel mondo migliore per il quale Eugenio Montale ha più volte affermato di essere disposto a lavorare e, anzi, di aver sempre lavorato; perché questo – affermava – è “il dovere primario di ogni uomo degno del nome di uomo”.