Antonio Gnoli

Ad Antonio Gnoli,
la Città di Sarzana assegna il Premio Montale Fuori di Casa per il Giornalismo e la Saggistica; per la sua cultura filosofico-letteraria e la curiosità intellettuale con cui ha indagato gli ambiti più disparati e “rischiosi” della mente, in libri-intervista di profondo spessore culturale. Il suo giornalismo ha lasciato il segno ed ha contribuito a far crescere in consapevolezza critica il nostro Paese. Gnoli sempre mediando fra elevatezza tematica e linguaggio “non iniziatico”, fra ricercatezza raffinata e apertura alla diffusione popolare, imprescindibile per la vita di un giornale, non è mai venuto meno all’alto compito di divulgare, informare e insieme contribuire a creare una “coscienza” nei propri lettori.

Laureato in Filosofia ha, negli anni, continuato a manifestare il proprio interesse per questa materia parallelamente allo svolgersi della sua prestigiosa attività di giornalista. Ha pubblicato infatti con Bompiani due libri, uno su Heidegger “L’ultimo sciamano” e l’altro “I filosofi e la vita”. La sua cultura filosofico – letteraria e la curiosità intellettuale nei confronti degli ambiti più disparati e “rischiosi” della mente si è espressa in libri-intervista di profondo spessore culturale. Attratto anche dalla letteratura ha scritto, con Sanguineti, Sanguineti song’s (Felltrinelli) e ha curato un testo su Rilke, “Una mattinata in libreria”, Sellerio, prima e poi Bompiani. Con “La nostalgia dello spazio” ci ha lasciato un indimenticabile ritratto di uno dei più grandi viaggiatori del ventesimo secolo, Chatwin. E da ultimo si è interrogato sul senso della tirannide, pubblicando per Adelphi “Il silenzio della tirannide”, una raccolta di saggi di Kojève. Come giornalista ha lavorato a Radio 3 negli anni settanta e per più di vent’anni a Repubblica ricoprendo vari incarichi fino a diventare responsabile delle pagine culturali.

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