Antonella Viola

Professore Ordinario di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e Direttore Scientifico dell’Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP-Città della Speranza), l’immunologa Antonella Viola si è imposta come personaggio di riferimento  durante la pandemia da Covid-19 per l’equilibrio e l’empatia con cui ha saputo veicolare, attraverso la televisione, messaggi di alto valore scientifico in un tono sempre comprensibile dal pubblico e mai catastrofistico. In aggiunta alla sua attività didattica e di ricerca, Antonella Viola si occupa attivamente di divulgazione scientifica e le sue  pubblicazioni hanno il merito di rimettere al centro la salute come valore universale e bene pubblico fondamentale, l’importanza della ricerca scientifica e  l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale.

Dalla loro lettura abbiamo appreso come il nostro organismo sia capace di un’infinita potenzialità, come sia pronto ad affrontare qualsiasi nemico, codificandolo e costruendo la propria memoria; quella memoria che, incentivata  dall’uso dei vaccini, ha contribuito negli ultimi due anni a salvare gran parte dell’Umanità dalla pandemia da Covid-19. Come direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza la Dottoressa Viola ha dedicato il suo ultimo libro al ruolo del sesso e del genere nella medicina; una distinzione – come ci spiega – che non va ignorata. Benché infatti gli studi di neuroscienze dimostrino che non c’è differenza nel modo di funzionare del cervello di uomini e donne, tante differenze ci sono invece tra i due sessi per quanto riguarda la  risposta al dolore e gli effetti dei farmaci. Mentre purtroppo al momento stiamo curando corpi diversi con una medicina creata per curare solo maschi. 

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