Il Premio Montale Fuori di Casa 2019 per la Sezione Musica viene assegnato all’ étoile Carla Fracci, icona nel mondo della danza, arte sublime, alla quale ha dedicato, con grande passione e fierezza, tutta la sua vita. Ha calcato i palcoscenici più prestigiosi regalando al pubblico, con la sua eleganza e l’espressività dei suoi gesti, profonda commozione. Quella stessa emozione che procurò in lei ancora bambina l’incontro magico con Margot Fontayn che divenne il proprio riferimento e mito. Montale, che ha avuto la fortuna di assistere a tutta la sua strabiliante crescita, scrive: Prima volto che si confonde tra gli altri, poi velocemente “arte che brilla” per la sua “infaticabile” e “incantevole grazia”, per la sua “romantica leggerezza, la sua capacità di lasciarsi portare dal flutto sonoro”. Nell’arco della sua lunga carriera, segnata dalla tenacia, dalla determinazione e dalla disciplina, Carla Fracci ha sempre sostenuto che la danza non va relegata nei grandi teatri, ma deve essere portata anche tra la gente delle periferie e afferma: “La danza è poesia perché il suo fine ultimo è esprimere sentimenti, anche se attraverso una rigida tecnica. Il nostro compito è quello di far passare la parola attraverso il gesto” e con la propria gestualità Carla Fracci è riuscita ad affascinare spettatori nell’intero mondo.
Se Tersicore è “colei che dà piacere, che rallegra” con la danza per cui Rudolf Nureyev poteva a ragione sostenere che: «Ogni uomo dovrebbe danzare per tutta la vita. Non essere ballerino, ma danzare, danzare», Carla Fracci, non può fare a meno di continuare a difendere con forza la passione di tanti giovani amanti delle arti performative, che conducono a quel “dialogo incessante con la bellezza”, capace di elevare lo spirito.