“Premio Montale Fuori di Casa” per la Sezione Giornalismo ad Antonio Di Bella
Giornalista di razza, serio e preparato, ha sempre dato il meglio nella sua professione, pur nel non semplice alternarsi dei ruoli di direttore e di corrispondente internazionale della Rai negli USA e in Francia.
Il sorriso e la gentilezza nei confronti dei colleghi e del pubblico sono stati la sua cifra caratteristica nei lunghi anni passati in Rai, sia come direttore del Tg3, sia all’estero come corrispondente e responsabile dell’ufficio Rai a New York e dei servizi Rai a Parigi.
La sua professionalità è stata però determinante in Italia nel dotare RAI 3 di un palinsesto ricco di approfondimenti e supplementi, capaci di aiutare gli utenti televisivi a comprendere la complicata realtà dei nostri tempi. Ed in questo quadro non vogliamo dimenticare l’amore che Di Bella ha sempre mostrato anche per la radio. Il rapporto di collaborazione con Radio 2 lo ha infatti portato ad entrare in empatia con il grande pubblico che ancora lo ricorda come interprete di canzoni da lui composte su temi di attualità.
L’esperienza internazionale acquisita sul campo, Di Bella la mette ora al nostro servizio nel saggio “L’impero in bilico” (edizioni Solferino) con prefazione di Federico Rampini. I quarantacinque anni da giornalista televisivo Rai, di cui gran parte come corrispondente dagli Stati Uniti, gli hanno infatti permesso di raccontare cosa sta accadendo in America, le patologie di cui la più antica liberaldemocrazia del mondo soffre e che tutti abbiamo potuto verificare assistendo, in diretta televisiva, alla profanazione di Capitol Hill, di cui Di Bella è stato testimone diretto (l’unico cronista televisivo italiano).
Questo libro ci aiuta a capire cosa sta succedendo oltre Atlantico nell’anno delle elezioni, che minacciano il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump. E ad indagare, attraverso vicende, aneddoti, protagonisti e testimoni degli ultimi venti anni di storia americana, sulle radici di un malcontento che rischia di minare i cardini stessi del nostro modello democratico.
