Edizione 2019 – LA GIOVENTÙ
Ogni anno viene scelto un tema portante per il Premio, cui devono rispondere i Premiati, nel 2019 il tema è la Gioventù.
Esterina, i vent’anni ti minacciano,
grigiorosea nube
che a poco a poco in sé ti chiude.
Ciò intendi e non paventi…….
La dubbia dimane non t’impaura.
(da “Falsetto” di Eugenio Montale)
……..Ma ero pazzo
e non di te, pazzo di gioventù,
pazzo della stagione più ridicola
della vita…..
(da “Annetta” di Eugenio Montale)
Ecco alcuni versi presi da due poesie di Eugenio Montale, “Falsetto” e “Annetta”; due poesie che hanno per protagoniste due fanciulle.
Il tema portante di entrambe le poesie è la Gioventù, nella prima poesia definita “la stagione più ridicola della vita”, nella seconda un periodo della vita “minacciato” dal passare degli anni, dal fuggire inesorabile del tempo.
Esterina però non teme “la dubbia dimane” non teme il futuro. Anzi, per gettarsi alle spalle tutti gli interrogativi che la sua giovane età le pone, si alza dallo scoglio sul quale si stava scaldando al sole e si tuffa tra le braccia del mare, del suo “divino amante” che la abbraccia.
Partiamo da queste due poesie di Montale per riflettere sui nostri giovani e sul modo che essi hanno, oggi negli anni duemila, di vedere la vita ma anche per interrogarci, per chiederci cosa volesse dire Montale affermando che la gioventù è la stagione più “ridicola” della vita.
Il Premio Nobel ligure non usava le parole a caso e se ha scelto, per definire la gioventù, questo aggettivo e non altri, lo ha fatto, possiamo esserne certi, appositamente.
Ridicolo, che deriva dal verbo latino “ridere”, significa infatti “degno di riso” “perché strano o goffo o scioccamente presuntuoso.”
Caratteristiche, queste, è vero, che troviamo quasi sempre negli adolescenti che sono goffi perché ancora incapaci di gestire un corpo “nuovo” che sentono crescersi intorno come uno sconosciuto; strani, per quella loro volontà di volersi contrapporre agli adulti quasi in tutto, nel modo di vestirsi, di parlare, di vivere; scioccamente presuntuosi perché ancora ingenuamente certi di poter scrivere una pagina nuova nel grande libro del mondo.
Ma tutto ciò è vero? e per davvero “la dubbia dimane” non li impaura? Non ne sarei tanto certa. Avremo modo di parlarne con i nostri Premiati dell’edizione XXIII^ del “Montale Fuori di Casa”.