Zhao Lihong

A  Zhao Lihong il Premio Montale Fuori  di Casa per la Poesia – Sezione Internazionale 

Nel 2025 ricorrono due anniversari importanti: mezzo secolo dall’assegnazione del Premio Nobel a Eugenio Montale (Stoccolma, 10 dicembre 1975) e un secolo dalla pubblicazione della sua prima raccolta di poesia Ossi di seppia, pubblicata nel 1925.

Da allora Montale è diventato per tutti, universalmente, il poeta del “male di vivere”, dal momento che tale tema percorre tutta la sua opera. Circa un secolo dopo, un poeta a lui lontanissimo nel tempo e nello spazio, il cinese Zhao Lihong, ci ripropone nel suo libro Dolori (Samuele Editore 2024, a cura di Flaminia Cruciani e Marco Sonzogni) questa stessa cruda verità:
“l’essenza di ogni essere umano risiede nel dolore. E non c’è antidoto ad esso se non nella sua accettazione lasciandosi travolgere dalla piena della vita, parlando, viaggiando, dormendo, svegliandosi, sedendosi con il dolore come con un nostro pari con cui bere il tè dalla stessa tazza.”

Così scriveva nel 2017 il poeta siro-libanese Adonis nella prefazione alla poesia di Lihong.
Ci uniamo a lui nell’affermare che quella di Lihong è una poesia profonda, a volte quasi angosciante nella sua assoluta verità; ci fa sentire disarmati, indifesi, così come probabilmente accadde ai lettori di Ossi di seppia nel leggere le poesie di Eugenio Montale un secolo fa.

Con grande soddisfazione dunque, e in piena sintonia con il Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Udine, quest’anno assegniamo a Zhao Lihong – poeta e saggista, il cui lavoro comprende settanta raccolte di poesia, saggi e reportage – il Premio Montale per la Poesia, sezione Internazionale.
Lihong, tradotto in molte lingue in tutto il mondo – inglese, francese, russo, spagnolo, giapponese, coreano, ucraino, bulgaro, macedone, serbo e rumeno – lo è ora anche in italiano.

E potendolo finalmente leggere nella nostra lingua, abbiamo avuto modo di ritrovare nei suoi versi quella stessa amara consapevolezza a cui era giunto, sin dalla sua giovinezza, il grande poeta ligure:
la vita, nella sua più profonda essenza, è dolore.

Zhao Lihong è poeta, saggista e romanziere cinese. Nato a Shanghai nel 1952, si è laureato nel 1982 presso il Dipartimento di Lingua e Letteratura Cinese della East China Normal University. Attualmente è presidente del Festival Internazionale di Poesia di Shanghai.

È autore di oltre cento opere, tra raccolte di poesie, saggi e romanzi. Le sue opere hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio per l’Eccellente Raccolta di Prosa della Nuova Era, il China Good Book Award e il Premio Letterario Wenjin.

Nel 2013 ha ricevuto il Golden Key International Poetry Award a Smederevo, in Serbia. Nel 2014 gli è stato conferito il Premio per il Contributo Eccezionale alla Letteratura e alle Arti della città di Shanghai ed è stato nominato accademico onorario presso la United International College (UIC) dell’Università Normale di Pechino e dell’Università Battista di Hong Kong.

Nel 2019 ha ricevuto in Romania il Premio Internazionale di Poesia Mihai Eminescu ed è stato eletto membro dell’Académie des Sciences, des Arts et des Lettres di Francia. Nel 2024 ha vinto il Gold Award del Premio Internazionale di Letteratura Bing Xin.

Le sue opere sono state tradotte in numerose lingue, tra cui inglese, francese, russo, italiano, spagnolo, bulgaro, ucraino, serbo, romeno, polacco, ungherese, giapponese, coreano, arabo e persiano, e pubblicate a livello internazionale.

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