Premio Altre Maternità 2024 a Elisa Di Eusanio – Randy de Lucia

Come premio i vincitori riceveranno una “Nina for the dogs”,  cagnolina di design italiano ed icona portavoce di un messaggio: “Rispetta i Diritti degli animali in quanto esseri viventi”.  “Nina for the dogs” nasce da un’idea di Angela Resina (Premio Montal/Arte giovani 2016). Il progetto, ispirato dalla cagnolina Nina, abbandonata e successivamente adottata dalla stessa Angela, fonde la passione per l’arte, il design e l’amore per gli animali, in un’unica creazione d’autore. Cagnolini di design realizzati con materiali innovativi e moderne tecniche di lavorazione, completamente Made in Italy. Ogni Nina realizzata contribuisce al sostegno delle Teg 4 Friends Onlus, associazione di volontariato presente nella Sicilia orientale che tutela, si prende cura e promuove l’adozione dei cani abbandonati. Per info riguardo acquisto e spedizione: info@ninaforthedogs.it

@Giuseppe Rudisi

A Elisa Di Eusanio

Tito Lucrezio Caro fu forse il primo, nella sua opera “De Rerum Natura”, a farci comprendere come il dolore sia un linguaggio universale che accomuna tutti gli esseri animati, umani e non. Lo ha fatto, secoli fa, con la stessa lucidità razionale, ma anche la stessa delicatezza che abbiamo ritrovato nello spettacolo teatrale 1223 Ultima fermata mattatoio (“La verità oltre un prodotto chiamato carne”).

“Infatti spesso davanti ai templi fastosi degli dei un vitello

cade immolato presso gli altari fumanti di incenso,

esalando dal petto un caldo fiume di sangue.

Ma la madre, privata (del figlio), saltando per le verdi valli

riconosce per terra le impronte lasciate dai bifidi piedi,

guardando con gli occhi tutti i luoghi, se possa

vedere mai il figlio perduto, e riempie con lamenti

il bosco frondoso e, ferma, di continuo guarda

alla stalla straziata dal dolore del vitello,

né i teneri salici né le erbe vivificate dalla rugiada,

né quei fiumi scorrenti da somme rive

possono distrarre lo spirito e allontanare l’affanno improvviso,

né la vista di altri vitelli per i pascoli lieti

può distrarre l’animo e sollevarla dall’affanno”.

Da secoli ormai gli animali non vengono più uccisi per motivi religiosi, ma l’orrore degli attuali allevamenti intensivi e dei mattatoi supera di gran lunga le motivazioni che portavano gli antichi a sacrificarli sugli altari degli Dei. Forse anche senza rendercene conto, perché ormai lo riteniamo quasi normale, siamo oggi ancora più colpevoli dei nostri antenati per l’abuso e lo sfruttamento degli animali non umani anche se solo negli anni settanta del XXI secolo i filosofi hanno saputo dare un nome a tanto orrore. Specismo, così si chiama quel pregiudizio per il quale gli esseri umani sarebbero superiori rispetto alle altre specie animali. Dobbiamo ai filosofi Peter Singer e Tom Regan considerati i padri dell’antispecismo moderno, se possiamo attribuire un nome a questo nostro atteggiamento mentale. Sono stati loro a fondare filosoficamente la pratica antispecista legando anche il pregiudizio della superiorità dell’animale umano a quello non-umano, al razzismo e al sessismo. E da allora sono sempre di più nel Mondo le persone che reclamano l’importanza di un impegno attivo per combattere lo specismo dal punto di vista sociale e culturale.

Nell’attribuire dunque  il Premio “Altre Maternità” spin off del Premio Montale Fuori di Casa a 1223 Ultima fermata mattatoio (“La verità oltre un prodotto chiamato carne”) come recita il sottotitolo) lo spettacolo teatrale di e con Elisa Di Eusanio si vuole mettere in risalto il coraggio con cui questa artista racconta con grande empatia – pur senza dare giudizi – niente altro che la verità: le pratiche oscure dell’industria zootecnica intensiva. Una verità vergognosa che i media ed il mercato tentano di rimuovere, contraffatta com’è – sui banchi dei supermercati – da nastri di cellofan e vaschette di polistirolo, dove asetticamente vengono assemblate le carni fatte a pezzi degli animali da macello. Animali fatti nascere al solo scopo di morire e nel modo peggiore. Siamo arrivati all’assurda follia per la quale il 60% della massa terrestre è costituita da animali da allevamento intensivi con gravi conseguenze drammatiche che si ritorcono anche sul genere umano: dall’Inquinamento dei fiumi, agli squilibri ambientali, alle malattie con cui la carne di questi animali, allevati a antibiotici e altri farmaci, contagiano  gli esseri umani che se ne cibano. La violenza del nostro comportamento ci si ritorce giustamente contro.Ma nello spettacolo che la Di Eusanio ha messo in scena non c’è violenza esibita, anzi il linguaggio usato, grazie anche alle musiche del ricercatore astrofisico e cantautore Emiliano Merlin, è il più poetico possibile, così come lo sono i versi immortali di Tito Lucrezio Caro con i quali abbiamo iniziato la nostra motivazione. Nel fare nostra dunque l’affermazione di Elisa  D’Eusanio “nessuna creatura dovrebbe essere obbligata alla sofferenza, nessuna creatura dovrebbe nascere per soffrire.” le assegniamo il Premio Altre Maternità, spin off del Premio Montale Fuori di Casa perché ha sentito empaticamente e riflettuto razionalmente sulla sofferenza di chi è più debole, più indifeso, e con i mezzi a lei più congeniali, con “cura materna” se ne è fatta carico.

A GIAMPIETRO RANDY DE LUCIA

NELL’ OPERA  DEL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA EUGENIO MONTALE SONO MOLTE LE POESIE DEDICATE AGLI ANIMALI  VERSO I QUALI DIMOSTRA UNA FORTE EMPATIA. OLTRE AI TANTI VOLATILI CHE POPOLAVANO IL CIELO DELLA SUA INFANZIA  NELLE 5TERRE E AL PICCIONE RIPULITO DAL CATRAME CHE GLI APPESANTIVA LE ALI, NELLA MEMORIA DI QUESTO GRANDE POETA RESTANO VIVISSIMI IL RICORDO DEL CAGNETTO GALIFFA, IL BASTARDINO DI LUNGHE ORECCHIE, DEL  PORCOSPINO A CUI PIACEVA LA PASTA AL RAGÙ, DEL CAVALLO “STRAMAZZATO” PER LA FATICA, DIVENUTO UNO DEGLI EMBLEMI DEL MONTALIANO “MALE DI VIVERE E DEL “POVERO ORFANELLO” IL GATTO CACCIATO DAL CONDOMINIO .

NON S’ERA ANCORA INSELVATICHITO 

SE FU SCACCIATO DAL CONDOMINIO 

PERCHÈ NON LACERASSE LES MOQUETTES CON GLI UNGHIELLI

ME NE RICORDO ANCORA PASSANDO PER QUELLA VIA 

DOVE ACCADDERO FATTI DEGNI DI STORIA

MA INDEGNI DI MEMORIA. 

IN OMAGGIO , QUINDI E IN LINEA CON IL PENSIERO ED IL SENTIMENTO DEL PREMIO NOBEL LIGURE ASSEGNAMO OGGI A GIAMPIETRO RANDY DE LUCIA IL PREMIO “ALTRE MATERNITÀ”, SPIN OFF DEL PREMIO NAZIONALE MONTALE FUORI DI CASA PER LA MUSICA E IL TESTO DELLA CANZONE “THE KEEPER OF MY TIME” CHE FA PARTE DI UN ALBUM DI INEDITI CHE USCIRA’ ENTRO MARZO. 

DE LUCIA È UN ESPONENTE DEL GENERE COUNTRY /ROCKABILLY E NELLE SUE COMPOSIZIONI MUSICALI, ALLE FORME POPOLARI DELLA MUSICA COUNTRY AMERICANA SVILUPPATASI  NEL SUD DEGLI STATI UNITI, UNISCE IL ROCKABILLY NATO DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE, UNO DEI PRIMI STILI DI ROCK AND ROLL PRECEDUTO NEGLI ANNI ‘40 DA MISCELE DI MUSICA COUNTRY CON STILI SWING E BOOGIE WOOGIE.

 QUESTO ARTISTA CON IL CUORE CHE BATTE PER LA MUSICA AMERICANA AMA GLI ANIMALI, IN PARTICOLARE I GATTI, DUE DEI CINQUE CON CUI CONVIVE SALVATI DAL CASSONETTO DELLA SPAZZATURA. IL SUO MODO DI INTENDERE IL RAPPORTO CON LORO E’ UN CHIARO ESEMPIO DI CIÒ CHE VOGLIAMO INTENDERE CON LA FORMULA “ALTRA MATERNITÀ” E CIOE’ :UNA CONDIZIONE CHE PRESCINDE DA QUALSIASI LEGAME BIOLOGICO E/O DI SPECIE, RIAFFERMANDO PERÒ NEL CONTEMPO UNA FORTE PREDISPOSIZIONE ALLA GENITORIALITÀ, ALLA RESPONSABILITÀ NEL RISPONDERE CON SENSO E SENTIMENTO A CREATURE CHE, NELLA LORO FRAGILITÀ CHIEDONO AIUTO. E’ IL SUO LO SGUARDO DI UNA PERSONA UMANAMENTE MOSSA ALL’ACCOGLIENZA INCONDIZIONATA PER I PIÙ DEBOLI E CHE ANCHE DA TALE RAPPORTO TRAE PARTE DELLA FORZA NELL’ AFFRONTARE LE SFIDE DELLA VITA.

IN THE KEEPER OF MY TIME INFATTI RANDY DE LUCIA SI RIVOLGE AD UNO DEI SUOI GATTI DICENDOGLI: “TU, LA MIA OMBRA, E IL MIO TUTTO HAI PRESO TOTALMENTE LA MIA ANIMA. TU NON MI LASCI MAI TUTTO SOLO, IL TUO AMORE E’ SOLIDO COME UNA ROCCIA: TU, IL GUARDIANO DEL MIO TEMPO, CON TE LA MIA VITA ANDRÀ BENE”.

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