Il Premio Montale fuori di Casa 2019 per la Sezione Narrativa viene conferito ad Alessandro D’Avenia, docente, scrittore e sceneggiatore che ha trovato nella scuola la sua “ casa nel mondo ”, spazio dove raggiungere la propria pienezza di vita, attraverso la molteplicità e varietà dei contatti, soprattutto con i ragazzi, costitutivi dell’esperienza umana e che lo portano alla ricerca della verità e della bellezza. Lo scrittore è un «innamorato dell’amore» come si autodefinì sant’Agostino: un innamorato di quell’amore che ha la sua radice in una tensione originaria verso la bellezza e l’armonia.
Questo protendersi alla ricerca della verità e della bellezza accomuna spiritualmente Alessandro D’Avenia a Giacomo Leopardi con il quale condivide anche una certa visione eroica della giovinezza, che sospinge al di là dei propri limiti, verso sempre nuovi, ideali orizzonti. E proprio in questo, secondo lo scrittore, consiste il segreto dell’umana felicità.
D’Avenia esorta pertanto i giovani di questa generazione, che spesso sono confusi, incapaci di crescere a causa dei loro dubbi, delle loro nascoste paure e della oggettiva “liquidità” dei riferimenti sociali, a mettersi in gioco, a rischiare, a non perdere la misura eroica del vivere e, all’occorrenza, a ribellarsi in nome e a difesa della bellezza, impegnandosi per il raggiungimento della felicità, senza mai dimenticare che non si può essere veramente felici da soli. Anche attraversando il dolore, così come Leopardi e lo stesso Montale hanno insegnato.
D’Avenia infine, ancora giovanissimo, ha fatto propria l’esortazione di don Pino Puglisi, prete esemplare assassinato dalla mafia perché sottraeva manovalanza giovanile alla malavita: «Se ognuno fa qualcosa allora si può fare molto».
Ed il suo “qualcosa” D’Avenia lo fa in modo esemplare, anche grazie alla rubrica settimanale “ Letti da rifare”, pubblicata in prima pagina sul Corriere della Sera e dedicata agli adolescenti, pagine in cui D’Avenia ci regala riflessioni e provocazioni che riguardano la ricerca del senso della vita: per i giovani, certo, ma non solo.