A Carlo Zanda
il Premio Montale Fuori di Casa 2016 – Sezione Saggistica
per l’intelligente, precisa e colta ricognizione, grazie alla quale è riuscito a ricostruire le storie di quella “misteriosa devozione” che ha legato e lega scrittori del Novecento italiano e straniero ai loro cani tanto amati. Grazie a questo libro, lontanissimo da tanta editoria canina “leziosa, zuccherosa e rosea”, Zanda riesce a farci comprendere che “il legame tra uomo e cane è una questione seria. Profonda” e insieme meravigliosamente misteriosa, così come bene hanno capito e scritto Borges, Konrad Lorenz e Dino Buzzati, per il quale “l’amore senza riserve e spesso disperato del cane verso l’uomo è uno dei fenomeni più commoventi ma soprattutto più misteriosi che avvengono quotidianamente sulla terra”. Il libro è corredato da un apparato fotografico e bibliografico, che lo rende assai simile ad un saggio, capace però di commuovere e far riflettere sulla sordità e cecità con cui gli esseri umani troppo spesso si avvicinano al mondo animale.