Dacia Maraini

A Dacia Maraini

il Premio Montale Fuori di Casa 2016 – Sezione Narrativa

per la sua molteplice attività di scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga, sceneggiatrice e viaggiatrice.

Dacia Maraini, protagonista da mezzo secolo della vita letteraria italiana, ci ha regalato molti romanzi di successo, ma è stata ed è, anche, una grande viaggiatrice. “Viaggiando con passo di volpe”, come scrive in una sua poesia, ha girato il Mondo, “con passi pudichi”, sempre tenendosi lontano dalla volgarità e dalla banalità dei percorsi turistici, alla ricerca della verità e della magia dei luoghi, nei quali il suo spirito nomade l’ha portata. Viaggiare è per la Maraini, “scandire in modo musicale il tempo”, viaggiando e scrivendo ha tentato di avvicinarsi, come Ulisse, ai confini del mondo. In questo senso, anche il suo ultimo libro “Il sognatore e la bambina” può definirsi il racconto di un viaggio, alla scoperta però, non di luoghi, ma di uno o più mondi criminali, dove, sotto l’aspetto anonimo del viaggiatore, è possibile poter compiere impunemente nefandezze di ogni tipo contro chi non si può difendere. Un libro in linea con la storia e con l’impegno sociale della Maraini che è stata sempre dalla parte dei più deboli: donne oppresse, popoli oppressi, bambini e animali. Per l’infanzia ha scritto libri come “La pecora Dolly e altre storie per bambini”, e “Storie di cani per una bambina”, perché gli animali Dacia Maraini li ama «non come giocattoli, ma come esseri senzienti che soffrono quanto noi, se non di più, e hanno diritto al massimo rispetto». Per questo motivo ha spesso preso posizione su chi tiene cani, gatti e altri animali come oggetti, «li usa e li butta quando non servono più, quasi si trattasse di spazzatura, di cose inutili e non di esseri di carne e ossa con dei diritti che noi troppo spesso calpestiamo.

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