A Domenico Quirico
viene assegnato il Premio Montale Fuori di Casa – Sezione Giornalismo per aver testimoniato la tragica realtà delle guerre in atto in alcune delle più pericolose aree del mondo; per la tensione fortissima con cui ha affrontato situazioni a forte rischio senza mai venir meno alla volontà di raccontare in prima persona senza affidarsi alle voci dei profughi o dei fuoriusciti. Quirico ha sempre voluto stare dentro ai fatti, condividendo insieme alle popolazioni coinvolte nei conflitti, emozioni e destini. Si può ben dire che ha davvero onorato il giornalismo, il mestiere che ama. Come scrittore, Quirico, con il suo ultimo libro “Il Grande Califfato”, vero e proprio viaggio negli abissi del fanatismo, ha documentato l’ottusa crudeltà di chi crede che Dio possa ordinare di uccidere.
Domenico Quirico (Asti, 1951) è un giornalista e uno scrittore. Caposervizio eteri per il quotidiano torinese “La Stampa”, è stato corrispondente da Parigi e inviato di guerra. Ha raccontato il Sudan, il Darfur, la carestia e i campi profughi nel Corno d’Africa, ha seguito interamente le primavere arabe, dalla Tunisia all’Egitto, è stato più volte in Libia per testimoniare la fine del regime di Gheddafi. Proprio qui, nel 2011, nel tentativo di arrivare a Tripoli, è stato rapito e liberato dopo due drammatici giorni. Dopo aver documentato la guerra in Mali nell’aprile del 2013, tornato per la quarta volta in Siria come inviato di guerra, è stato nuovamente rapito, ma questa volta la sua prigionia è durata ben 5 mesi. E’ stato liberato solo grazie all’intervento dello Stato Italiano.