Lorenzo Cremonesi

Il “Premio Montale Fuori di Casa” per la Sezione Giornalismo va a Lorenzo Cremonesi che per quarant’anni ha raccontato e descritto, da esperto conoscitore del Medio Oriente, le tensioni sociali, la violenza politica e le repressioni di una regione teatro di profonde trasformazioni secolari. Ha sempre cercato, come afferma lui stesso, di vedere le guerre “in diretta, senza veline: dure, spietate, distruttive, caratterizzate molto più da violenze e soprusi che non da atti di generosità e solidarietà. Sono vissuto a lungo nei conflitti,….. spesso al fronte, più ancora con le popolazioni colpite……cercando di comprendere le loro ragioni, spiegarle, immedesimarmi”.

Dalle pagine appassionate del suo ultimo libro “Guerra infinita” emerge la drammaticità dei momenti vissuti ad altissimo rischio, uno dei quali lo ha visto vittima di un rapimento nel 2005 nella Striscia di Gaza.

Le sue scelte coraggiose, la lucidità e la sincerità con cui stende i suoi reportage, su ciò che i suoi occhi vedono, derivano in parte dalle sue esperienze familiari, dalle speranze, dalle sconfitte ed errori dei suoi anni giovanili, storie private che si intrecciano nel suo saggio con la narrazione di distruzioni e morti in “zone difficili”, come la scomparsa tragica della collega Maria Grazia Cutuli. Ci sono poi incontri memorabili come quello con Paolo Dall’Oglio nell’eremo di Mar Musa, in compagnia del quale ricorda, tra le tante cose, il meglio delle rivolte studentesche del ’68: “l’idea che si potesse cambiare tutto, i progetti grandi, la lotta contro le gerarchie e l’arroganza dei poteri forti, la voglia di gridare al mondo che il – re è nudo-, la messa in discussione ironica e intelligente di qualsiasi verità spacciata come immutabile…..”.

Nei suoi numerosi incontri con gli studenti afferma l’importanza della democrazia e argomenta la necessità “di evitare le guerre, che causano traumi indicibili, diretti e indiretti, individuali e collettivi, in chi li vive e nelle generazioni future”.

Ci esorta a riflettere sul male dei conflitti armati, che non appartengono al passato, “la guerra è sempre parte di noi e l’avevamo solo rimossa”, ne è testimonianza l’atto di aggressione della Russia contro l’Ucraina che con coraggio e fatica continua a dare prova di resistenza e determinazione.   

Cremonesi, grazie alla sua autorevolezza e alla sua narrazione dei fatti il più possibile dettagliata e aderente alla realtà, ci aiuta a decifrare sia la Storia che stiamo vivendo che i conflitti del più recente passato stimolandoci a porci domande su ciò che ci aspetta in un prossimo futuro. 

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