Nello Scavo

A Nello Scavo il “Premio Montale Fuori di Casa” Sezione Giornalismo per la chiarezza con cui evidenzia la sua posizione di partenza, perché i suoi valori, le direzioni e i limiti stessi della sua indagine sono dichiarati; per il massimo rispetto a cui impronta i rapporti con gli interlocutori locali, così come quelli coi colleghi reporter che incontra sul campo. E più la situazione è delicata, più l’attenzione etica e professionale si fa maggiore.

Si aspettano sempre come ad un appuntamento i suoi reportage, dando ad essi essi la precedenza, “consumandoli” sulla carta che sa ancora di stampa. Gli articoli di riflessione e di critica, quelli che sollecitano i distinguo o anticipano ambizioni storiografiche, non scappano e si possono leggere poi. Con questo spirito abbiamo seguito Nello Scavo nei teatri dei quali ci ha documentato conflittualità e guerre, operando sempre – come dice lui stesso – in presa diretta: l’ex Jugoslavia, l’ex URSS, il Corno d’Africa, il Maghreb, l’America Latina, la Cambogia e dal 2022 l’Ucraina. Ha sempre svolto la sua professione accettandone difficoltà e rischi (non dimentichiamo che nel 2019 è vissuto sotto scorta) per questo da lettori lo ringraziamo.

Ma c’è un tratto che ci avvicina ancora di più al reporter e all’uomo ed è la sua gentilezza-malgrado-tutto e la sua insopprimibile vicinanza ai sofferenti, che tuttavia niente toglie alla terzietà e alla lucidità della narrazione; come quando ci racconta l’odissea dei migranti dalla rotta balcanica o dalla Libia, usati come vera arma o le vendette tra i boss delle cosiddette “mafie gemelle”, che la guerra in Ucraina ha spartito su fronti opposti e che ricadono drammaticamente su una popolazione già martoriata. 

Nei suoi articoli, nel suo prezioso Kiev e nelle sue interviste il “nostro” Scavo – e sottolineo così l’identificazione con cui lo seguiamo – non nasconde la paura e l’errore di valutazione, ma senza occhi come i suoi, portati sul campo, saremmo in balia di quello che Anna Politkovskaja chiama ...vuoto di informazioni, che significa morte…

Concludiamo con due versi della poetessa Stella Sciacca, che riassumono magnificamente la mission di Scavo e insieme la motivazione con la quale oggi è premiato nel nome del reporter Eugenio Montale: Spezzate le catene di nebbia/ viaggerò oltre i nei dell’esistenza.

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