“La storia non è magistra /di niente che ci riguardi. ...”.
E. Montale, La Storia, (Satura, Mondadori 1971).
Dopo gli effetti devastanti della pandemia speravamo finalmente di ricominciare a vivere, ma due guerre ci hanno fatto capire quanto questo sogno fosse illusorio: dapprima nel maggio del 2021 quella sferrata dai Talebani in Afghanistan e nel febbraio del 2022, a sorpresa, l’aggressione da parte della Russia di Putin all’Ucraina.
Non avevamo ancora smesso di angosciarci per le donne ed i bambini vittime della follia dei talebani che abbiamo cominciato a soffrire nel vedere i razzi russi cadere sulle città dell’Ucraina. Ma che mondo è quello in cui viviamo? La Pace è così difficile da raggiungere per l’Umanità? Non bastava la tragedia del cambiamento climatico, la distruzione dell’ambiente, l’emigrazione, i barconi carichi di esseri umani che affondano nel Mediterraneo. No. Ecco la guerra ad aggiungere dolore a dolore. .
Come Consiglio direttivo del “Premio Montale Fuori di Casa” ci siamo chiesti seriamente se in queste condizioni forse non sarebbe stato più corretto fermare il nostro premio, ma poi abbiamo deciso che no, non lo faremo. Non la daremo vinta a chi vuol farci tornare indietro, alla legge dell’homo homini lupus, della guerra di tutti contro tutti. Noi crediamo al valore della Pace, della tolleranza, della coabitazione serena di ogni creatura su questo pianeta e vogliamo continuare a testimoniare come possiamo, anche solo con una resistenza di tipo culturale.
Molti infatti dei nostri premiati di quest’anno, così come degli anni scorsi, sono impegnati in prima persona nel promuovere i valori della Pace e della convivenza civile. E non parliamo solo della fotografa, giornalista e scrittrice Monika Bulaj, impegnata a Kabul per mesi in difesa di tante persone inermi, del Direttore del quotidiano “Avvenire” Marco Tarquinio, noto per le sue posizioni sempre in difesa della vita. Tali valori stanno ugualmente a cuore a tutti i nostri futuri premiati del 2022: ai giovani di“Il Bullone”, al sindaco Paolo Donadoni studioso di Bioetica, all’ex ambasciatore Stefano Stefanini, al giornalista Michele Serra, al letterato Emilio Isgrò, al viaggiatore e studioso Massimo Capuani, al professor Giuliano Volpe, al professor Carlo Ventura, alla saggista Sandra Bonsanti, al vignettista del “Corriere della Sera” Emilio Giannelli, al professor Alberto Casadei. Con tutti loro parleremo nel corso del 2022 del valore della Pace nel mondo.
Quest’anno il “Premio Montale Fuori di Casa” inizia le sue premiazioni inaugurando una nuova sezione, “Satura”, che prende il nome dal quarto libro di poesie di Montale pubblicato 51 anni fa nel 1971 dalla Casa editrice Mondadori, una silloge il cui linguaggio poetico, secondo il suo autore «apparentemente tende alla prosa e nello stesso tempo la rifiuta», e che al momento della sua pubblicazione divise la critica letteraria.
Si discusse molto anche sul nome dato alla raccolta: il titolo, Satura, deriva dal termine latino Satura Lanx che indica un piatto ricolmo di vari frutti offerti agli Dèi, ma non dimentichiamo che “satura” nel mondo romano era anche un genere letterario formato di vari argomenti dal tono sarcastico o satirico. Montale scelse molto probabilmente questo nome proprio per sottolineare la natura aperta della raccolta, insieme satirica, aggressiva, funebre e conviviale.
Un’altra sezione, oltre a “Satura”, viene ad arricchire la già grande proposta del nostro Premio: la sezione “In limine”che abbiamo deciso di dedicare a ciò che sta “sul confine” tra Arte e Scienza e che nel 2022 vedrà la premiazione a Bologna del professor Carlo Ventura, direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle cellule staminali dell’Istituto nazionale di Biostrutture e Biosistemi del CNR di Bologna.
Ancora altre due novità vogliamo segnalarvi: la prima è la decisione di assegnare ogni anno un Riconoscimento ad un sindaco italiano che si sia distinto nel campo dell’Etica, della Cultura o per il rispetto dell’Ambiente.
La seconda è data dallo spazio che più apertamente rispetto agli anni passati da quest’anno vorremmo dare al tema del Viaggio, insito nel senso stesso del “Premio Montale Fuori di Casa” con la sezione specifica “Homo Viator”. Rimangono ovviamente le nostre sezioni storiche che, come sanno coloro che seguono il nostro Premio, ogni anno si avvicendano.
Finisco dicendo che nel 2022 ricorderemo anche al Bicentenario della morte del poeta inglese Percy B. Shelley, con la premiazione a Lerici del poeta e viaggiatore Massimo Maggiari e con l’organizzazione, insieme ai “Lions del Mare”, di una veleggiata che ricordi l’ultimo tragico viaggio del grande Poeta inglese.
Adriana Beverini e Barbara Sussi