A Tomaso Kemeny
viene assegnato il Premio Montale Fuori di Casa – Sezione Mediterraneo per la coerenza, la passione e la vitalità con cui, dagli anni sessanta, porta avanti una sua visione della poesia radicalmente laica e trasgressiva, per il coraggio di alcune sue «azioni» pubbliche per promuovere la poesia, secondo un dettato poetico che vede “l’artista armato” combattere per l’arte e la bellezza.
In questo 2015, anno dedicato dell’Expo Internazionale di Milano, al Cibo e all’alimentazione del nostro Pianeta, si desidera particolarmente ricordare il suo recentissimo “Poemetto gastronomico ed altri nutrimenti” (Jaca Book 2012), carico di ironia giocosa e caratterizzato da un fortissimo senso di vitalità e di gioia.
Tomaso Kemeny, nato a Budapest ma residente in Italia dall’età di dieci anni, è professore ordinario di Lingua e Letteratura Inglese presso l’Università di Pavia. Artista poliedrico, raffinato traduttore di classici inglesi, (tra gli altri Byron) autore di saggi sugli scrittori dell’ottocento e su Dylan Thomas, oltre che di poesia e di poesia visiva, si occupa di teatro e narrativa.
Dagli anni sessanta del Novecento Kemeny è una delle voci più originali della poesia italiana ed internazionale contemporanea.
Suoi testi poetici sono stati tradotti in inglese, tedesco, ungherese e spagnolo. Nel 1995 è stato fondatore, insieme a Giuseppe Conte, Stefano Zecchi e altri, del Movimento Internazionale Mitomodernista, ed è tra i fondatori anche della Casa della Poesia di Milano.
Nel 2000 è stato uno dei 500 studiosi europei selezionati dallo Editorial Review Board del Barons Who’s Who ricevendo il “New Century Award” alla carriera.